"Stiamo saltando nuovamente la stagione primaverile che per le città d'arte è gravissimo. Il 2021 fino ad oggi si presenta tale e quale al 2020 ma confidiamo moltissimo nella stagione estiva, non possiamo permetterci di perdere questa boccata d'ossigeno". E' la considerazione di Vittorio Messina, presidente di Assoturismo-Confesercenti, che intervistato dall'Adnkronos guarda alla prossima estate e lancia un appello all'esecutivo Draghi e al neo ministro del Turismo Massimo Garavaglia.
"Il nuovo governo ha detto tante parole in favore del turismo adesso ci aspettiamo i fatti in tempi brevissimi. - sostiene Messina - non possiamo aspettare, le imprese del turismo sono allo stremo. Abbiamo bisogno di certezze e di programmazione e di un piano strategico che consenta alla filiera, fatta di agenzie di viaggio, alberghi, stabilimenti balneari, guide turistiche, animatori, ecc, di avere certezze per la ripartenza".
Una stagione che "con tutte le cautele del caso sarà come l'anno scorso, costituita soprattutto dal turismo nazionale. E qualche timido accenno di prenotazione già si vede - riferisce Messina - soprattutto in alcune regioni come Toscana, Sicilia e le regioni a vocazione balneare".
"Pur tenendo in conto l'aspetto della sicurezza sanitaria e rispettando i protocolli noi dobbiamo rimetterci a lavorare - dice Messina esortando le istituzioni - basta al paradosso che vediamo per la ristorazione con protocolli che vanno bene all'ora di pranzo e che non vanno bene all'ora di cena, quando poi è dimostrato che dopo le 18 gli assembramenti continuano a esserci nelle piazze a nelle vie della movida con i locali chiusi".
"Noi dobbiamo presentarci pronti ai nastri della ripartenza perché corriamo il rischio che i nostri competitor come Spagna, Francia, ci brucino". "Lanciamo un appello ad avere un grande senso di responsabilità verso il turismo che rappresentava, prima della pandemia, il 13,5% del Pil e che da un anno a questa parte non fa altro che aggiornare tabelle e statistiche in termini di perdite".
"Il turismo europeo ed extraeuropeo non lo vedremo prima di aprile 2022, almeno fateci lavorare - conclude il presidente - in piena sicurezza e nel rispetto dei protocolli per la prossima stagione estiva. Le nostre imprese non riuscirebbero a sopravvivere a una estate di totale chiusura". "Siamo passati dall'illusione che appena uscirà il vaccino il mondo ritornerà a viaggiare, al fatto che il vaccino è uscito ma ci sono problematiche legate alla tempistica della vaccinazione e per noi imprenditori del turismo il dato che interessa è che il settore non è ripartito".