Turismo: Assoturismo-CST, accelera a Ferragosto, prenotato l’89,6% della disponibilità on line

Nel weekend previsti 11,5 milioni di pernottamenti e una spesa turistica di circa 1,4 miliardi di euro. Mete balneari e montane le più gettonate 

Ferragosto fa accelerare il turismo. Per il weekend lungo della festività estiva è stato riservato oltre l’89% delle camere disponibili sui principali portali delle agenzie online. Complessivamente, tra il 13 ed il 16 agosto si stimano 11,5 milioni di pernottamenti e 1,4 miliardi di spesa turistica.

È quanto emerge dall’indagine del Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti sulla saturazione dell’Offerta Ricettiva Nazionale Disponibile Online per i giorni centrali di agosto.

Le prenotazioni raggiungono picchi di oltre il 95% per le località balneari, dei laghi e della montagna.

Bene anche le località “green” della campagna e collina con l’86,7% delle camere prenotate, e le destinazioni montane, con tassi di occupazione media intorno al 91%. Un buon recupero di prenotazioni si registra per le strutture delle località termali e del benessere che segnano il 75,6% di saturazione. Invece, solo un trend di leggerissimo incremento è stato rilevato per le strutture delle città d’arte (77,3%): questo tipo di destinazioni continua a soffrire l’onda lunga del COVID.

Tra le regioni i tassi di saturazione più elevati sono stati rilevati per il Trentino Alto Adige, la Valle d’Aosta, le Marche, l’Abruzzo, la Puglia, la Sicilia e la Sardegna.

“Dopo un avvio lento, la domanda turistica ha iniziato a consolidarsi a metà luglio e per le settimane centrali di agosto si registrano importanti segnali di ripartenza”, commenta Vittorio Messina, Presidente nazionale di Assoturismo Confesercenti. “Adesso è importante evitare frenate: preoccupa, in particolare, la possibilità di nuove restrizioni alle attività turistiche in seguito all’aumento dei contagi in alcune regioni. Ma chiudere non si può più: dobbiamo piuttosto imparare a convivere con il virus. Il Green Pass turistico è uno strumento che va in questa direzione, ma va reso meno oneroso e più facile da gestire per le imprese”.