“I negozi di dischi sono oggetto di una discriminazione ingiustificata. Per il commercio al dettaglio di libri è stata decisa la riapertura anticipata rispetto agli altri esercizi commerciali fin dal 14 aprile, mentre i nostri negozi non potranno riaprire che, presumibilmente, il 18 maggio. Occorre una deroga per permettere la vendita al dettaglio dei dischi, vinili, cd e dvd già̀ da lunedì 4 maggio”.
È quanto si legge nella lettera inviata al MISE, al MiBACT ed al presidente del Consiglio Giuseppe Conte da Norina Vieri, Presidente nazionale di FISMED, la Federazione Italiana Strumenti Musicali e Dischi di Confesercenti, in merito alle ultime disposizioni sulle riaperture commerciali contenute nel Dpcm del 26 aprile 2020.
“Noi operatori del settore, infatti – si legge nella nota – non comprendiamo le ragioni della disparità di trattamento tra due attività̀ commerciali, quella di vendita di libri e la nostra, che operano entrambe nell’ambito della cultura. Tale discriminazione risulta ancor più̀ ingiustificata per il fatto che ormai molti esercizi vendono sia dischi che libri e che gli acquirenti di musica – in gran parte in vinile – sono orientati verso acquisti di qualità̀. Si fa presente, inoltre, che il nostro settore, rispetto all’editoria, ha sempre sofferto anche di una differenza di trattamento fiscale (iva al 22% invece del 4% dei libri)”.
“Auspichiamo quindi – conclude la presidente di FISMED – una parificazione del trattamento, anche tenendo conto del fatto che il distanziamento sociale e le norme di sicurezza nei nostri punti vendita sono facilmente attuabili, soprattutto nei negozi indipendenti e specializzati. Per anni abbiamo continuato a mantenere vivo l’interesse per l’ascolto della musica di qualità̀ e crediamo che, specie in un momento come questo, in cui alla popolazione è consigliato di restare nelle proprie abitazioni, l’ascolto di musica possa essere utile a tutti”.