Nei giorni scorsi sono apparsi alcuni articoli e comunicati che testimoniano la vergognosa campagna di fango e calunnia posta in essere da alcuni personaggi che fanno parte di liste che sostengono l’attuale maggioranza del CdA della Fondazione Enasarco.
Non paghi dei danni che hanno creato agli iscritti, questi personaggi, anziché scegliere un decoroso silenzio, hanno deciso di porre in atto, al fine di nascondere una gestione disastrosa della Fondazione, una vergognosa campagna di fango nei confronti della lista Fare Presto e, soprattutto, nei confronti dei suoi rappresentanti.
Le accuse mosse sono artatamente costruite su fatti inesistenti e completamente falsi.
Riteniamo doveroso, come sempre, riportare i fatti veri perché tutti conoscano lo spessore di questi personaggi, facilmente identificabili dalla provenienza degli articoli e dei comunicati, riservandoci di agire anche per vie legali.
I fatti che vengono falsamente contestati alla Lista Fare Presto risalgono al periodo 2012/2015, e sono già stati smentiti dallo stesso Presidente della Fondazione nel settembre del 2018.
Dimenticano e omettono di dire, i personaggi del fango che, nel periodo al quale risalgono i fatti contestati, c’erano loro a gestire la Fondazione e che, se rapporti opachi vi furono, sono sempre loro ad esserne esclusivi responsabili. Ma la mancanza di pudore, la sfrontatezza e le calunnie hanno deciso, oggi più che mai atteso il risultato elettorale alle porte, di muovere questi personaggi in una campagna di fango e diffamatoria quanto mai consci della possibilità di essere definitivamente privati della possibilità di condizionare ancora l’azione della Fondazione. Ecco, l’ultimo ruggito, fatto di fango e calunnia nei confronti di chi rappresenta il cambiamento.
Gli atti esistenti comprovano, invece, una palese responsabilità, da parte degli stessi personaggi, autori della campagna di fango, nella approvazione delle delibere del CdA che hanno avuto effetti negativi in materia di gestione del patrimonio e di investimenti dei soldi della Fondazione.
Sono gli stessi personaggi che, dopo aver promesso mari e monti agli agenti a seguito dell’emergenza epidemiologica, non sono riusciti a dare sostanza ad alcun aiuto economico in favore degli iscritti, avendo questi ultimi, secondo i dati della stessa Fondazione, beneficiato esclusivamente della somma totale di soli due milioni circa.
Vadano questi personaggi del fango a spiegare agli oltre 200mila agenti italiani perché solo 1700 di loro hanno ricevuto il “bonus Covid” di mille euro.
Tutta la campagna sull’anticipazione del F.I.R.R. agli agenti per sostenerli a seguito della grave crisi economica si è rivelata un autentico boomerang in quanto questi personaggi hanno dovuto ben presto fare i conti con una gestione finanziaria che aveva inopinatamente investito i fondi F.I.R.R. con l’effetto di non poter dare seguito alle roboanti e quanto mai inconsistenti promesse.
La gestione della Fondazione negli ultimi dieci anni è sotto gli occhi di tutti ed è per questo che la lista Fare presto si è proposta di operare un cambiamento netto rispetto al passato anche consapevole della enorme responsabilità dell’impegno assunto e delle conseguenze che ciò avrebbe causato nei confronti di questi personaggi disposti a qualsiasi falsità e calunnia pur di mantenere la propria posizione di privilegio e potere.
È arrivata l’ora di mandare questi personaggi del fango a casa.