Il Fondo Impresa Donna cercherà appunto di invertire questa tendenza.
I fondi stanziati
Per il Fondo Impresa Donna sono stati stanziati 40 milioni. In particolare, 32,5 milioni saranno destinati alla nascita e al rafforzamento delle imprese femminili, 6,2 milioni alla diffusione della cultura imprenditoriale e alla formazione (percorsi formativi nelle scuole, nelle università e attività di orientamento) e 1,3 milioni a Invitalia per la gestione dell’intera misura.
A queste risorse si aggiungeranno i 400 milioni provenienti dalla missione “Inclusione e Coesione” del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), in quanto impegno inserito tra le linee di intervento del Ministero dello sviluppo economico nel documento stesso.
Il progetto mira a mettere in campo la “Strategia nazionale per la parità di genere 2021-2026” e realizzare cinque priorità (lavoro, reddito, competenze, tempo, potere), in modo tale da risalire di cinque punti nel Gender Equality Index europeo (attualmente il nostro Paese si trova al 63° posto tra 156 paesi).
Si tratta di un progetto ambizioso che mira a colmare il vistoso gap sulla parità di genere nel nostro Paese e favorire la ripresa economica.
Chi può accedere al Fondo Impresa Donna
Al Fondo Impresa Donna potranno accedere:
- le lavoratrici autonome;
- le imprese individuali (la partita iva deve essere di una donna);
- le società di capitali con capitale e consiglio di amministrazione detenuto e composto rispettivamente per almeno 2/3 da donne;
- le cooperative e le società di persone di cui almeno il 60% dei soci sia di sesso femminile.
Fondo Impresa Donna: requisiti
Il programma di investimento dovrà essere realizzato entro due anni e dovranno essere rispettati determinati requisiti:
- nel caso di lavoratrici autonome o ditte individuali non ancora avviate sarà necessario che l’apertura della partita IVA avvenga entro 60 giorni dall’esito positivo della domanda di accesso al fondo;
- la sede legale e/o operativa dell’impresa dovrà obbligatoriamente trovarsi in Italia;
- le imprese già avviate dovranno essere costituite da almeno un anno.
Saranno ammesse attività nei settori dell’industria, dell’artigianato, della trasformazione dei prodotti agricoli, dei servizi, del commercio e del turismo ed è previsto un tetto massimo di spese ammissibili ai contributi (250.000 euro nel caso in cui si tratti di nuove attività e 400.000 euro per attività già in essere).
Gli interventi del Fondo Impresa Donna
Il Fondo Impresa Donna potrà finanziare:
- contributi a fondo perduto per avviare imprese femminili (imprese individuali, attività libero-professionali e attività avviate da donne disoccupate di qualsiasi età);
- finanziamenti a tasso zero o comunque agevolati (è ammessa anche la combinazione di contributi a fondo perduto e finanziamenti per avviare e sostenere le attività d’impresa femminili);
- incentivi per rafforzare le imprese femminili, costituite da almeno 36 mesi, sotto la forma di contributo a fondo perduto del fabbisogno di circolante nella misura massima dell’80% della media del circolante degli ultimi 3 esercizi;
- percorsi di assistenza tecnico-gestionale, per attività di marketing e di comunicazione durante tutto il periodo di realizzazione degli investimenti o di compimento del programma di spesa, anche attraverso un sistema di voucher per accedervi;
- investimenti nel capitale, anche tramite la sottoscrizione di strumenti finanziari partecipativi, a beneficio esclusivo delle imprese a guida femminile tra le start-up innovative e le PMI innovative, nei settori individuati in coerenza con gli indirizzi strategici nazionali.
Le spese ammissibili
Le agevolazioni previste dal Fondo potranno essere investite in impianti, macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica, immobilizzazioni immateriali, servizi cloud per la gestione aziendale, personale dipendente, assunto a tempo indeterminato o determinato, dopo la data di presentazione della domanda e impiegato nell’iniziativa agevolata.
Come presentare la domanda
La presentazione delle domande avverrà online tramite il sito di Invitalia e le richieste saranno esaminate in base all’ordine di arrivo e fino a esaurimento delle risorse.
In fase di valutazione delle istanze saranno presi in considerazione vari criteri, analizzando il mercato di riferimento, la sostenibilità economico-finanziaria delle iniziative e privilegiando i progetti imprenditoriali ad alto valore tecnologico. Al termine della valutazione Invitalia concederà i finanziamenti e monitorerà la realizzazione dei progetti.
Per conoscere la data esatta di apertura dello sportello sarà necessario attendere un successivo decreto del MISE .