“Se le accuse dovessero essere confermate, ci troveremmo di fronte a un quadro gravissimo di illegalità nel commercio su aree pubbliche della capitale. Una situazione di degrado che colpisce in primo luogo gli ambulanti onesti e in regola, che a Roma ci sono e sono la maggioranza. Ma che vanno protetti con più forza”.
Così Maurizio Innocenti, Presidente di Anva Confesercenti, commenta l’inchiesta Monsone sul mercato illegale delle autorizzazioni per il commercio su aree pubbliche a Roma, che ha portato questa mattina a 18 arresti.
“Anva Confesercenti da sempre è in prima linea nel sostegno alla legalità nel settore del commercio ambulante, come dimostrano le nostre puntuali e frequenti denunce di irregolarità e abusivismo; denunce che, purtroppo, sono confermate dall’inchiesta di oggi. L’inchiesta, però, deve essere anche un’occasione per riflettere sulle specificità della situazione romana. Roma non è lo specchio del Paese: nella capitale il commercio ambulante vive una situazione particolarmente difficile, dovuta a una storica mancanza di interventi e all’irregolarità diffusa. Pesa anche, in parte, la frammentazione della rappresentanza delle imprese della città, che impedisce di dare risposte forti e univoche ai bisogni degli operatori”.