Stati Generali dell’Amusement, “Giochi senza vincita in denaro, più concertazione per sostenere e valorizzare il settore”

A Roma il convegno dei principali protagonisti del settore organizzato da Federamusement Confesercenti

Un comparto che dà lavoro direttamente e indirettamente a 6.200 imprese  – per lo più PMI familiari, con oltre 30 anni di attività alle spalle – e 60mila lavoratori. E che ora – dopo aver perso il 95% del fatturato a causa della pandemia – ha bisogno di sostegni per uscire dalla crisi. 

A lanciare l’allarme sono le federazioni maggiormente rappresentative del settore del gioco puro (Federamusement-Confesercenti, Consorzio Fee, Sapar, New Asgi Italia, Acmi, Anbi, Astro, Anesv) riunitesi – con la regia del Presidente di Federamusement Alessandro Lama – a Roma il 2 dicembre gli Stati Generali dell’Amusement. 

L’obiettivo: fare il punto del settore in una fase nuova. “Assieme a tutte le sigle che compongono il nostro mondo – e rappresentano produttori e gestori – abbiamo deciso di dare vita a questo strumento degli Stati Generali durante il lockdown – racconta Alessandro Lama, presidente di Federamusement – quando passavamo ore a discutere per cercare di agevolare le riaperture. Oggi siamo in una fase nuova, abbiamo affrontato la crisi e con tutte le realtà del settore stiamo portando avanti il confronto. Ciò che è evidente a tutti è che la concertazione è l’unico strumento che possiamo utilizzare per ottenere risultati, non ci sono altre strade. Abbiamo aperto un tavolo con i monopoli per poter migliorare l’applicazione delle nuove regolamentazioni che sono uscite – ha chiarito Lama -. Inoltre, stiamo uscendo da un momento di forte crisi: 95 per cento in meno di fatturato. Quindi, dobbiamo lavorare tutti insieme per reinventarci e avere delle regole corrette e applicabili per tutto il nostro comparto”.”

Ad aprire il dibattito è stato il segretario generale di Confesercenti Mauro Bussoni che ha evidenziato come il settore Amusement sta vivendo un momento di crisi e necessita di attenzioni e semplificazioni. “Questo è un settore importantissimo, che dà lavoro, che sta vivendo una situazione di crisi dovuta al Covid. Un settore che meriterebbe maggiore attenzione e semplificazione – ha detto Bussoni -. E’ un settore importante perché coinvolge soprattutto i bambini. Stiamo parlando di un gioco sano che migliora il vivere sociale senza portare all’azzardo, per questo va valorizzato. Si adottino tutti i provvedimenti utili affinché il settore venga valorizzato correttamente per dare anche continuità alle tante imprese famigliari di questo paese. Mi auguro che riusciremo a trovare questi meccanismi cardine per costringere il legislatore a fare quello che è necessario. Spero che la collaborazione con Adm permetta di arrivare a quei risultati che da tanti anni si ricercano. L’Amusement è un gioco sano, che dà prospettive per il futuro, non porta all’azzardo, ha un ruolo sociale. E’ un comparto che va valorizzato”.

Torna sulla concertazione anche Domenico Distante, presidente Sapar: “Abbiamo chiesto un tavolo di concertazione all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ed è stato costituito immediatamente. Ci sono aspetti da sistemare e lo stiamo facendo con la collaborazione e nel rispetto di tutti quanti. Questo è fondamentale”.

“Oggi una regolamentazione ci deve essere e deve essere chiara – ha dichiarato il presidente New Asgi Italia Vanni Ferro -. Oggi siamo vittime di noi stessi. Il tavolo tecnico rappresenta oggi una grande opportunità di confronto, bisogna arrivare a comprendere che da una parte c’è un settore che ha bisogno di lavorare e di innovarsi. C’è un mercato fermo, aziende ferme. Quindi, speriamo che almeno nelle norme tecniche ci sia chiarezza e velocità nelle parti più importanti, bisogna sbloccare la situazione”, ha concluso Ferro. Tra gli altri, è intervenuto anche il segretario generale Anesv, Maurizio Crisanti, ricordando che “Rappresento i parchi divertimento, le nostre strade partono da un punto comune e poi si separano, ora è il momento di trovare una sintesi. La norma impedisce al nostro settore di avvalersi dei Comma 6. Noi non abbiamo sale giochi, questa attività per noi è residuale, facciamo qualcosa di diverso come ristorazione e feste per bambini. Siamo da sempre un’attività di spettacolo”, ha concluso.

Al convegno è intervenuto, in video collegamento, anche il sottosegretario al Mef con delega ai giochi, Federico Freni: “Questo è un settore di grande rilievo, considerata la crisi richiede un intervento da parte del legislatore – ha spiegato Freni -. Da parte mia massima disponibilità. Il vostro settore ha un tasso di storicità molto importante, richiama gioia, la ripresa deve essere aiutata dal legislatore. Dunque massimo sostegno per trovare gli strumenti idonei alla vita di questo settore”, ha concluso Freni. Infine, all’evento ha partecipato anche Jeson Frost, presidente Euromat che ha ricordato: “Rappresentiamo un settore in Europa molto regolato e rappresentiamo una parte importante della società. Dobbiamo lavorare insieme per superare i problemi del settore”.

 

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