Rebecchi: “Adv importanti anche per il mercato turistico interno e per le imprese locali. Estendere bonus vacanze anche ai viaggi in Italia comprati in agenzia”
Non solo outgoing. Le Agenzie di Viaggio svolgono un ruolo fondamentale anche nell’incoming turistico, generando un giro d’affari di 1,8 miliardi di euro l’anno ed attivando la produzione di migliaia di imprese locali, nell’alloggio e nella ristorazione come nei trasporti e nei servizi turistici.
È quanto emerge dalla ricerca sulle agenzie di viaggio ‘ricettiviste’, che si occupano cioè di turismo in entrata, condotta da Cst per Assoviaggi Confesercenti a partire dall’annuario 2020 di L’Agenzia di Viaggi.
Il numero di agenzie di viaggi italiane che svolgono attività esclusiva di incoming (escludendo chi conduce attività mista incoming/outgoing) sono 2.911 ed hanno avuto, nel 2019, un fatturato superiore agli 1,8 miliardi di euro, su una platea complessiva di agenzie di viaggio che, considerando i punti vendita, è di 11.454 unità ed ha un giro d’affari di oltre 12 miliardi di euro. La regione a presentare più AdV ricettiviste ‘pure’, in base ai risultati dell’analisi, è la Lombardia, con 564 imprese, seguita dal Lazio (513) e, a buona distanza, da Veneto (323 Agenzie di incoming) e Toscana (277).
Le AdV ricettiviste svolgono un ruolo fondamentale anche per lo sviluppo turistico dei territori, diventandone al tempo stesso promotori delle loro specificità e della rete di piccoli operatori locali che non avrebbero la forza di commercializzarsi attraverso i canali tradizionali. Il loro punto di forza è la capacità di rimodulare le richieste dei turisti, di saper realizzare una diversificazione dei prodotti grazie alla valorizzazione degli attrattori territoriali meno affermati sui mercati turistici nazionali e internazionali. In sintesi, è un settore che non solo genera esternalità positive, ma trattiene sul territorio il valore aggiunto generato dalle loro proposte rivolte direttamente ai consumatori finali, ai Tour Operator con i quali collaborano o ad altre Agenzie corrispondenti con sede in altri territori.
Esiste infatti una relazione tra l’attività delle Agenzie incoming, il sistema di imprese e la produzione attivata localmente, senza considerare gli effetti aggiuntivi della spesa che i turisti riversano sul territorio acquistando altri beni e servizi. Considerata la varietà dei servizi offerti (transfer, autonoleggio, visite, escursioni, soggiorni, sistemazioni ricettive, ingressi ai musei, ingressi a manifestazioni e spettacoli, ecc.), si stima che:
- Il 27,3% del fatturato totale prodotto dalle agenzie incoming attiva la produzione delle imprese di trasporti (sia per l’accessibilità sia per la mobilità territoriale), pari a 511,2 mln di euro;
- Il 42,8% del fatturato è destinato ai servizi di alloggio e ristorazione, pari a oltre 800,4 mln di euro;
- Il 3,5% del fatturato attiva la produzione dei servizi di guide e accompagnatori turistici, pari 65,5 mln di euro;
- Il 2,3% del fatturato è intercettato dal sistema museale e dai produttori di servizi culturali, pari a 43 mln di euro;
- Il 2,5% è attiva la produzione di altri servizi turistici, pari a 46,8 mln di euro.
La stima del valore aggiunto generato dall’attività di organizzazione e produzione dei servizi delle sole Agenzie incoming (esclusi T.O. e Corrispondenti che collaborano con le stesse ricettiviste) è pari a 404 mln di euro.
“Quando si parla di agenzie di viaggio, si pensa solitamente al turismo in uscita dal Paese. Ma non è così: le AdV che si dedicano all’incoming sono tante e svolgono un ruolo fondamentale, portare turisti italiani e stranieri nei territori del nostro paese generando un forte impulso alle economie locali”, commenta il Presidente nazionale di Assoviaggi Gianni Rebecchi.
“È importante aprire una finestra sul mondo del turismo organizzato orientato all’incoming. La nostra associazione sta lavorando per dare uno spazio di rappresentanza anche a queste imprese, la cui importanza per l’economia dei territori è innegabile. Per questo lanciamo anche un’idea: rimoduliamo il Bonus Vacanze, estendendo l’utilizzo ai pacchetti vacanze in Italia acquistati presso agenzie di viaggi e tour operator. Un intervento già strutturato e una misura che permetterà, quando ci saranno le condizioni, di ripartire ad un settore fermo ormai da troppo tempo considerando che stiamo affrontando la seconda ondata della pandemia, utilizzando così in maniera efficace le risorse già stanziate, generando beneficio a tutta la filiera del settore e incrementando il numero di turisti in Italia”.